La direttiva Macchine definisce i requisiti necessari, in materia di salute e sicurezza, che le macchine devono rispettare nella loro progettazione, fabbricazione e funzionamento, prima di essere introdotte sul mercato.

La legislazione in vigore prevede che le macchine utilizzate dai lavoratori debbano risultare conformi. Il datore di lavoro ha quindi l’obbligo di garantire tale conformità e mantenerla nel tempo con idonei programmi di manutenzione, individuando le eventuali non conformità o carenze attraverso un’attenta valutazione dei rischi delle macchine.

La marcatura CE delle macchine è l’atto formale con il quale il costruttore, il fornitore o l’importatore di una macchina attesta la conformità della stessa ai requisiti indicati nella normativa vigente

La marcatura CE prevista dal D. Lgs.17/10, recepimento della direttiva macchine 2006/42/CE prevede una progettazione della macchina in accordo a norme tecniche applicabili, nonché l’elaborazione del “fascicolo tecnico”.

La macchina dunque deve essere:

• Costruita secondo determinati parametri;
• Marcata e riconoscibile;
• Accompagnata da un libretto (manuale di istruzioni per l’uso e la manutenzione);
• Garantita dal fabbricante con la dichiarazione di conformità.

Solo Rispettando questi punti la macchina può essere ritenuta conforme al mercato della UE ed essere riconosciuta con la targa CE.

Per le macchine costruite antecedentemente al 21/09/1996 o non marcate CE, o macchine che hanno subito una modifica sostanziale, deve essere competenza del datore di lavoro richiedere un processo di certificazione che porti alla nuova marcatura CE.

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